Letteralmente sopra la riga. Sono convenzionalmente collocate "above the line" (oppure "nell'area piccola") le attività di advertising classico (stampa, radio, tv, cinema, affissioni). Il termine deriva dal linguaggio economico: in molti bilanci le spese per la pubblicità e quelle per le iniziative promozionali sono tenute separate da una linea "ideale", al di sopra della quale vi sono i costi per la produzione e la pubblicità, mentre al di sotto vi sono le spese di produzione e distribuzione. In tal modo la pubblicità è considerata un investimento che produce effetti nel tempo. Le altre attività "below the line", come le promozioni, invece, hanno per definizione solo effetti a breve sul comportamento: non sono quindi un investimento ma una spesa. E' tuttavia da ricordare che le moderne tecniche tendono a dare un compito d'immagine anche alle promozioni, rifiutando la definizione riduttiva di "BELOW THE LINE".