Schema essenziale: E' una fisionomia di Stato impensabile prima delle lotte del Novecento (cfr. organizzazioni sindacali e politiche ) e prima della grande crisi economica del 1929 (cfr. crisi del liberismo e del semplice protezionismo di Statoà rivoluzione teorica keynesiana ). La nuova fisionomia che assume lo Stato costituisce una sorta di risposta occidentale al modello sovietico e alla sua pianificazione Si può perciò parlare, in un certo senso, di capitalismo democratico versus socialismo reale. Questo tipo di Stato si propone di assicurare a tutti i cittadini il soddisfacimento di bisogni primari quali l'occupazione, la casa , l'assistenza sanitaria e l'istruzione.
Hanno detto
"...(rispetto al Welfare state) si usa distinguere il modello liberale, tipico degli Stati Uniti, da quello universalistico modellato sulle idee di lord Beveridge, uno dei grandi architetti del welfare state da quello socialdemocratico o corporativo, caratteristico della Germania occidentale
Il welfare state liberale ha normalmente carattere residuale; esso è costruito, cioè, sul presupposto che lo Stato debba intervenire solo in condizioni estreme e nel caso in cui sia insufficiente l'azione di altre istituzioni, come la famiglia o la carità privata. La differenza principale, anche se non la sola, fra welfare state universalistico -inizialmente adottato dal sistema sanitario inglese- e corporativo si riferisce , invece, al criterio adottato per stabilire chi abbia diritto a ricevere i servizi erogati dallo stato: nel primo tutti i cittadini( tanto che si parla di diritti di cittadinanza sociale), nel secondo soltanto coloro che, in vario grado , contribuiscono a finanziarne il costo. (Maurizio Franzini in Meridiana , n.3, 1997).
"prima dell'industrializzazione gli esseri umani vivevano in comunità molto più disperse...l'industria ha raccolto sotto i suoi capannoni milioni e milioni di esseri umani,omologandoli. All'interno di quei capannoni sono maturati nuovi bisogni, richieste di identità, istanze ancora disconosciute di cittadinanza. La socialdemocrazia è stata la risposta a questi bisogni. Una risposta fatta di organizzazione (anche burocratica) e di delega suddivisa tra sindacato e partito. Esiste, in questo, una perfetta simmetria, anche con l'organizzazione del Welfare State: i tesserati in fabbrica sono la massa salariale che paga i contributi con cui funzioneranno previdenza e sanità. Non deve perciò stupire che il mutamento nell'organizzazione economica ponga oggi in crisi, con il capannone della fabbrica tradizionale tutto ciò che con essa è nato sul piano sindacale e politico ....Ne derivano conseguenze straordinarie, nel meglio come nel rischio di devastazioni " (G. Amato La sinistra dopo i socialisti in Micromega, gennaio 1997).